
Monteroseo

La frazione di Monteroseo si trova sulla strada che arriva fino a Lonato sul confine sud-orientale del paese. Si trovava dunque vicina alla Strada Consolare Romana che da Verona portava a Brescia, poco più a nord di Ponte Zocco, intercettando dunque la via che saliva fino alla Val Sabbia.
Spada ci segnala che il territorio di Monteroseo sembra essere stato luogo di un’ importante battaglia, nel corso degli anni sono stati ritrovati un gran numero di ossami e di pezzi di catene.
Addirittura un area di campo era chiamata dagli abitanti del luogo “caposanto” a ragione del gran numero di ossa che venivano costantemente ritrovate. Gli anziani del luogo raccontano che presso Monteroseo si possono ancora vedere le anime dei defunti che vagano nel cuore della notte.
La memoria di questa grande battaglia e i ritrovamenti hanno portato Spada ad ipotizzare che si possa trattare della “Battaglia di Ponte Milvio” tra Costantino I e Massenzio, secondo lo storico si sarebbe confuso “Pontem Mililum“, ovvero quello della pietra militare, Ponte Zocco con “Pontem Milvium” da lì Ponte Milvio.
L’ipotesi per quanto affascinante risulta però assai dubbia, oltre alle congetture qui presentate non sussistono altre fonti certe.
Il nome dovrebbe derivare da “Roden” disboscare, dunque dal fatto che il primitivo insediamento è sorto sul terreno disboscato e dovrebbe significare “Il monte spoglio di alberi“

Sull’altopiano di Monteroseo fu costruito un Oratori una Chiesa esistente già nel 1365, ai tempi di Guerrini di questo edificio rimasero solo i muri perimetrali e un finestra settentrionale, non ci è noto quando l’edificio venne abbattuto.
Successivamente, nel 1786 il sig. Lorenzo Provaglio concesse al Comune un capitale affinché provvedesse a celebrare una messa festiva nella Chiesa. Pietro Randini abitante in Brescia chiese alla Curia il permesso di costruire un altra chiesetta presso il suo stabile di Monteroseo con ingresso dalla strada dedicato a S.Pietro.