Sedesina

Frazione molto antica, tra le principali di Bedizzole in quanto ubicata in una delle arterie principali del paese che attraversava anticamente il paese in senso verticale, da Sud verso Nord. Tale strada, venendo dal Bussago, passava dopo Sedesina davanti al Terminone e dopo aver aggirato il Momangiù proseguiva per Sonvigo, Ersone, Cogozzo, Macesina, da dove deviava per Carzago e Mocasina (che rimasero sotto la giurisdizione della Pieve di Bedizzole fino al XIV sec.)

Il nome dovrebbe significare “luogo sorto sulla strada” probabilmente da una primitiva locanda che dava ristoro ai viandanti una “statio” romana.

Secondo altri il nome deriverebbe da quello di Sedena presso Drugolo frazione di Lonato (ma sotto la giurisdizione ecclesiastica di Bedizzole), di cui potrebbe essere un diminutivo.

Altri hanno pensato che si riferisse a sede, nel senso di dominio, proprietà, patrimonio. Come Sedena fu proprietà degli Averoldi, alcuni dei quali ebbero anche, a partire dal 1482, la Cappellania della “chiesa di S. Pietro” e il patronato sulla stessa.

La chiesetta sorgeva sull’area dove venne di recente costruita casa “Ambrogio” nel muro di cinta della quale si vedono ancora le tracce.

Successivamente Gioachino Scaini di Salò, proprietario di uno dei palazzi di questa contrada, si fece promotore della erezione della chiesa attuale, dedicata a S. Gioachino, padre della B. V., ed eretta nel 1757 “impiegando i materiali che erano sopravanzati alla fabbrica della Parrocchiale e che ingombravano la piazza, cessione fatta nella Vicinia del 24 aprile 1757“. La chiesa della “Purità di Maria Vergine e di S. Gioachino” è una elegante costruzione settecentesca con un bell’altare marmoreo.

In questa contrada ha sede l’Orfanotrofio femminile fondato dai fratelli Melchiori con altri benefattori e vi è una cappella interna. (…)

Edificio di fondamentale importanza che si trova a Sedesina è Villa Boschi, sede della Biblioteca Comunale “Primo Levi”